“Era la mia prima stagione come giocatore di basket in una squadra semi- professionistica. Mi allenavo tutti i giorni, seguivo il programma del coach, ma dentro di me c’era una sensazione strana, come se non bastasse. Non avevo un obiettivo chiaro: non sapevo se stavo lavorando per migliorare il mio tiro, la velocità, o per diventare un giocatore più completo. Ero solo concentrato a ‘fare tutto’, ma senza una direzione precisa. Dopo qualche mese, mi sono ritrovato frustrato e, peggio ancora, stanco mentalmente. È stato in quel momento che ho capito: senza una meta definita, stavo sprecando le mie energie e il mio potenziale.”
Questa sensazione di smarrimento è comune a molti atleti, indipendentemente dal livello o dallo sport praticato. Che si tratti di basket, corsa, nuoto o qualsiasi altra disciplina, la mancanza di obiettivi chiari può portarci a vivere il nostro impegno come un viaggio senza destinazione. Ed è proprio qui che entra in gioco il GOAL SETTING, uno strumento essenziale per dare direzione e significato al nostro percorso.
Definire gli obiettivi cambia tutto.
Stabilire degli obiettivi significa dare un significato concreto al nostro impegno. Avere una meta, anche piccola, ci aiuta a sapere dove stiamo andando: quando abbiamo un obiettivo preciso, ogni allenamento, ogni sacrificio diventa un passo avanti verso qualcosa di tangibile. È come avere una BUSSOLA: magari il viaggio è lungo, ma sai di essere sulla strada giusta. Nei momenti in cui la fatica si fa sentire, quando i risultati sembrano lontani, gli obiettivi ci ricordano perché abbiamo iniziato. Sono il nostro punto di riferimento, la base a cui tornare quando tutto sembra confuso. Infine, definire gli obiettivi ci orienta a riconoscere il progresso: senza obiettivi, rischiamo di ignorare i piccoli successi quotidiani. Eppure, ogni miglioramento, per quanto piccolo, è una conquista che merita di essere celebrata, ogni volta.
Nutrirsi di soddisfazioni è essenziale.
La capacità di apprezzare il viaggio, non solo la destinazione ci dà grande forza. Quando abbiamo obiettivi chiari, possiamo dividerli in tappe intermedie, ognuna delle quali rappresenta un motivo per sentirci soddisfatti e motivati. Pensaci: quanto è diverso dire “voglio migliorare nella corsa” rispetto a “voglio abbassare di 5 minuti il mio tempo sui 10 km in tre mesi”. Il secondo obiettivo è concreto, misurabile, e ci permette di celebrare ogni piccolo passo avanti. Ogni miglioramento diventa una ricarica di energia, una conferma che il nostro impegno sta dando frutti.
Il goal setting è molto più di una strategia: è un alleato.
Ci aiuta a restare concentrati, a sentirci in movimento, e a dare un senso profondo al nostro lavoro. Non importa quanto lontano sia il traguardo finale: ciò che conta è sapere che stiamo avanzando, passo dopo passo. Perché in fondo, ogni successo nasce da una serie di piccoli passi, ciascuno più significativo di quanto immaginiamo. Ogni obiettivo raggiunto, anche il più piccolo, ci ricorda che siamo capaci di andare avanti. E questa consapevolezza, da sola, è la forza più grande che possiamo avere.
Sandro Anfuso
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