Pressione e strada maestra: come la forza mentale guida l’atleta verso il miglioramento

Ogni atleta, quando si prepara per una competizione si trova a pianificare un percorso chiaro e definito che lo porti al suo obiettivo. Immagina questa strada come una via ben tracciata, illuminata dai suoi valori e dai suoi principi fondamentali. Ogni passo che compie è guidato dalla consapevolezza di ciò che vuole raggiungere e del motivo per cui lo sta facendo. Questo cammino è lungo e spesso difficile, ma la ricompensa non riguarda solo il risultato immediato: il vero successo risiede nella crescita personale, nella capacità di perseverare e nell’affrontare le difficoltà.

Tuttavia, lungo il percorso, non tutto è facile. Spesso, le sfide più dure non sono fisiche, ma mentali.

Nel corso di una partita o durante una stagione di allenamenti, ci sono momenti in cui l’atleta si sente sopraffatto. Dubbi, preoccupazioni e nervosismo possono entrare in gioco. La pressione di fare bene può diventare paralizzante, e a quel punto la tentazione di deviare dal cammino principale, quello che porta alla crescita a lungo termine, diventa quasi irresistibile. È naturale voler trovare un sollievo immediato, una via di fuga che eviti di confrontarsi con le emozioni spiacevoli del momento. Questa ricerca di gratificazione a breve termine può portare l’atleta a scegliere scorciatoie che semplificano la situazione immediata, ma che in realtà lo allontanano dal raggiungere il vero obiettivo. È la tentazione di scegliere una strada che eviti il sacrificio, ma che in futuro non porta ai risultati sperati (Henriksen, 2019).

Per esempio, sotto stress, un giocatore potrebbe rifugiarsi in una tattica più sicura, diventando passivo e aspettando che sia l’avversario a commettere errori, invece di continuare a giocare con aggressività. Questo tipo di scelta potrebbe sembrare una soluzione immediata, ma nel lungo periodo riduce il potenziale dell’atleta, limitando il suo sviluppo. Le scelte dettate dalla paura o dal desiderio di evitare la frustrazione momentanea finiscono per ostacolare il percorso di miglioramento.

Esiste però un’altra via, una via che porta a risultati più duraturi e soddisfacenti. Questa via richiede una solida forza mentale: la capacità di mantenere la direzione giusta, anche quando le difficoltà sembrano insormontabili. La forza mentale non riguarda solo la resistenza, ma anche la coerenza nel perseguire i propri obiettivi a lungo termine, anche quando il presente è difficile. L’atleta che riesce a rimanere concentrato sul proprio obiettivo finale, affrontando le difficoltà con serenità, sa che il vero premio non arriverà attraverso le scorciatoie, ma attraverso il processo stesso di crescita e miglioramento.

Un concetto chiave in questo processo è il Game Plan, ovvero un piano strategico mentale che aiuta l’atleta a rimanere centrato. Quando la pressione aumenta, il Game Plan diventa la sua ancora di salvezza, un promemoria per agire secondo la strategia prestabilita, piuttosto che cedere alla tentazione di decisioni impulsive. Il Game Plan si basa su due principi fondamentali: chiarezza nell’obiettivo e impegno costante per perseguirlo, senza farsi distrarre dalla fatica temporanea o dai timori di fallire (Reinebo, Henriksen & Lundgren, 2020).

In pratica, questo piano strategico può includere non solo tattiche di gioco, ma anche tecniche di rilassamento per gestire la tensione, esercizi di visualizzazione per mantenere alta la motivazione e il focus, e il rafforzamento della resilienza emotiva per mantenere l’equilibrio psicologico nei momenti più critici. La chiave è vedere ogni difficoltà come una parte essenziale del cammino, una lezione da cui imparare, piuttosto che come una minaccia da evitare.

La forza mentale si costruisce con l’esperienza e la consapevolezza che ogni passo, anche il più difficile, è un passo verso il miglioramento. Non si tratta solo di essere forti nei momenti di successo, ma di saper affrontare la difficoltà con serenità e determinazione. La capacità di rimanere sulla strada giusta, quella che porta alla crescita duratura, è ciò che separa un buon atleta da un grande atleta. La coerenza mentale nelle difficoltà è ciò che consente all’atleta di realizzare il proprio potenziale massimo.

In definitiva, la strada che porta al successo non è quella che cerca il risultato immediato o la scorciatoia facile, ma quella che richiede coraggio, pazienza e la forza di agire in modo coerente con i propri valori, anche quando il cammino è arduo. Quando l’atleta impara a percorrere questa strada, la ricompensa non è solo la vittoria finale, ma anche il processo stesso, che lo rende più forte e consapevole di sé, ogni giorno di più.

Elena Uberti

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