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SMA OLIMPICA a Tokyo

Il valore del lavoro condiviso tra lo SMAteam e lo staff azzurro

La delegazione italiana è arrivata a Tokyo.
Le Deaflympics stanno per iniziare e l’energia nel gruppo è fortissima. Questo evento, in programma dal 15 al 26 novembre 2025, rappresenta uno dei momenti più significativi per lo sport, con la partecipazione di 90 nazioni e della nostra FSSI, presente con oltre 150 persone tra atleti, tecnici e dirigenti.

Per l’Italia, le Deaflympics non sono un appuntamento come gli altri: la nostra tradizione parla di 384 medaglie totali accumulate dal 1924 a oggi. Ma ogni edizione è nuova, diversa, unica.
Quest’anno, ancora più che in passato, abbiamo costruito un percorso preparatorio in cui mente, relazione e consapevolezza sono stati elementi centrali.

Il nostro ruolo: essere parte dello staff, non un supporto esterno

La presenza di SMA all’interno della delegazione non è un’aggiunta, ma una componente integrata nello staff, allineata con allenatori, preparatori e dirigenti.

Il nostro obiettivo è chiaro: creare le condizioni psicologiche e relazionali che permettono agli atleti di esprimere il proprio potenziale in un contesto altamente complesso come quello delle Deaflympics.

Lo facciamo attraverso:

  • monitoraggio del clima di squadra
  • facilitazione della comunicazione interna
  • gestione dell’attivazione mentale
  • continuità delle routine consolidate durante l’anno
  • attenzione alle dinamiche emotive nei momenti di pressione
  • coordinamento quotidiano con allenatori e tecnici

La nostra funzione non è “intervenire nel momento critico”, ma lavorare sul processo, dare significato, facilitare adattamento e concentrazione.

Una preparazione costruita negli allenamenti e nei raduni

L’avvicinamento alle Deaflympics 2025 è passato attraverso diversi raduni federali, momenti fondamentali per osservare e potenziare il lato mentale della performance.

Tra questi, il raduno di Ferrara del 18 ottobre ha rappresentato un punto fondamentale: un’intera mattinata in cui atleti e staff hanno lavorato su esercitazioni mentali dinamiche, scambi rapidi, cambi di scenario e richieste situazionali crescenti.

In quel contesto, la psicologia dello sport ha avuto un ruolo preciso:

  • osservare come gli atleti reagivano agli imprevisti
  • analizzare la comunicazione soprattutto non verbale
  • monitorare l’attenzione nei passaggi rapidi da un compito all’altro
  • costruire insieme allo staff strategie di supporto mentale replicabili in gara

Il lavoro fatto in raduno è stato il terreno su cui abbiamo costruito poi le routine e gli adattamenti individuali che ora, a Tokyo, ritroviamo nelle pratiche quotidiane.

Tokyo: un contesto impegnativo, un’opportunità straordinaria
La delegazione italiana gareggerà accanto a migliaia di atlete e atleti da tutto il mondo, in un programma che prevede 21 discipline complessive, con l’Italia impegnata in 9 sport. La cerimonia di apertura del 15 novembre darà ufficialmente il via a questo viaggio. Un viaggio fatto di sfide, emozioni, momenti di euforia e momenti di complessità. Noi siamo qui per questo: per accompagnare atleti e staff dentro un percorso che va oltre il risultato.

Perché un gruppo funziona quando ogni parte si sente sostenuta, compresa, rappresentata. E oggi, più che mai, siamo orgogliosi di esserci.

La delegazione italiana è pronta.
Noi ci siamo.
Forza azzurri! 💙🇮🇹

Per aggiornamenti o materiali SMA:
📩 info@smateam.it

Di Elena Uberti – Psicoterapeuta e Psicologa dello Sport SMA

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